COSA GUARDATE DI UNA PALESTRA

venerdì 27 ottobre 2017

BAMBINI CHE VANNO IN PALESTRA


I bambini non vanno in palestra.                          








               
   



La Fitness life come tutti osannano, è bellissima. Sta oltremodo vivendo un'accelerazione esponenziale. 
Ne siamo felici perche è benessere allo stato puro.
Purtroppo l'accezione Social sta rovinando l'essenza di questa meravigliosa materia. I followers dei "Sport web influencer" obbligano i poveri atleti dello scatto, a postare foto e proposte continue.
Ogni giorno c'è da inventarsi qualcosa per sfamare i voraci seguaci. Si pecca spesso di originalità e lo stesso vale per chi, con un fisico superiore alla media nazionale, crede che due scatti possano definire "lavoro" andare in palestra due volte al giorno. La mercificazione del fitness porta ad estreme conseguenze: dopo muscoli perfetti e donne dai sederi di marmo, gli influenzer (da influenza) iniziano a strizzare l'occhio al florido mercato dei bambini. Ignari genitori non si accorgono che le pagine social dei propri pargoletti si stanno popolando di guru dell'addominale a discapito di Ronaldo, Magnini e Totti.
Gli influenzer sono bravi a vendersi rispetto agli Sportivi. Una nuotatrice non riesce ad imporsi sui social; giorno e notte è impegnata in vasca. Un calciatore non può perennemente sponsorizzare outfit e integratori; deve calciare il pallone.
L'homo sapiens della palestra di Garbagnate col pettorale grosso, di tempo libero ne ha da vendere; può rispondere alle improbabili proposte di collaborazione, si mette creme e le sponsorizza, riesce a mostrare la scarpa perfetta mentre tira su il peso perfetto, ha tempo per decidere quali luci sono le migliori per lo squat indimenticabile.
Ovviamente un Instagram così visivamente attraente attira il ragazzino. Non avendo vicino il suo idolo sportivo, usa l'influncer come palliativo. La Pellegrini si allena, non può postare foto; la web star è sempre on-line, scatta, ti risponde... 
E come finisce la bella storiella? Finisce con il bimbo che a Natale, invece di farsi regalare un pallone, chiederà un'abbonamento in palestra. Vi prego; NO!!!

A dire tutto questo ci tiriamo la zappa sui piedi? Sì.
La palestra non è sana per un bimbo.
Non è sicura, gli attrezzi sono difficili, poco adatti.
Nella classica palestra occidentale non ci sono le condizioni per aiutare un bimbo a sviluppare il proprio corpo in una maniera soddisfacente .
Un bimbo che non fa agonismo non deve essere circondato da adulti nel tempo libero.
Quelli che vedete in palestra vi sembrano felici?
Vogliamo dare ad un bimbo gli aminoacidi e gli shacker pre-workout ?
Volete davvero vedere una bimba con la tutina ultimo modello della Nike?
Un bimbo deve ridere. Non importa che abbia un fisico da postare, un pull-up non socializza; Palla prigioniera, sì.
Un ragazzino fa sport di gruppo, si relaziona, corre e gioca coi suoi "BRO". Nient'altro per il suo sviluppo.
Questo natale ai vostri figli regalate una racchetta da tennis, un paio di scarpette, quello che volete ma vi prego: non un abbonamento scontato alla 20 hours.
Rovinerete la sua vita sportiva e sociale.
Siete un genitore di quelli con la barbetta, appassionati di Crossfit? Bene, fatelo scoprire a vostro figlio ma dopo portatelo al campetto con gli amici.
A 18 anni avrà tutto il tempo di innamorarsi del fitness.